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Quadro normativo

La Legge n°36/94 (L. Galli) ha avviato la riforma dei servizi idrici in Italia con l’obiettivo di realizzare la gestione integrata dell’intero ciclo dell’acqua, prevedendo che tale gestione fosse affidata ad un unico soggetto. 

La materia è stata poi aggiornata nel 2006 con il Testo Unico dell’Ambiente, secondo cui il Servizio Idrico Integrato ("S.I.I.") è costituito “dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue”.

Con la Legge regionale n°14 del 1997 e con la successiva Legge regionale n°15 del 2015 il territorio campano è stato suddiviso in 5 Ambiti Distrettuali, tra cui quello Sarnese-Vesuviano. Tale Legge del 2015 ha anche istituito l'Ente Idrico Campano al quale partecipano obbligatoriamente tutti i comuni della Regione.

L’Ente Idrico Campano, tra le varie funzioni, ha quelle di predisporre, adottare ed aggiornare il Piano d'Ambito. 

L'Ente d'Ambito Sarnese Vesuviano nel 2002 ha individuato in Gori S.p.A. il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato per l'Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano (già A.T.O. 3 "Sarnese-Vesuviano" della Regione Campania).

Gori è una società mista a prevalente capitale pubblico, la cui maggioranza (51%) è detenuta dall’Ente d’Ambito che è il consorzio obbligatorio dei 76 comuni ricadenti nell’Ambito Distrettuale Sarnese-Vesuviano.


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